L'identità umana e le origini di Hella rimangono sconosciute, nonostante le intense investigazioni. Tutto quello che si sa per certo è che sia una delle vittime del noto folle conosciuto come Ruiz, e che sia il malato risultato di uno dei suoi insani esperimenti. Hella fu catturata e tenuta in prigionia per mesi da Ruiz, fino a quando alla fine venne brutalmente fusa in plastica e gomma. La malata idea compulsiva di Ruiz era quella di riuscire a costruire una bambola vera a grandezza naturale per il proprio divertimento. Una dozzina di cadaveri di giovani ragazze vennero ritrovati nella sua cantina al momento dell'arresto nell'estate del 1985. Erano brutalmente bruciati per le immersioni nella plastica incandescente, le articolazioni forate e le ossa fratturate da enormi catenacci e viti fatte a mano. Alcune delle vittime avevano lo scalpo tagliato via, sostituito da parrucche bionde; gli occhi rimossi e rimpiazzati da protesi di vetro dipinte male. Queste operazioni alla fine portavano alla morte delle vittime. Sufficienti prove rimaste portano alla conclusione che una tredicesima vittima era presente. Ma il suo corpo non fu mai trovato. L'inquietante innegabile prova è il ritrovamento di un bulbo oculare e uno scalpo, appartenenti ad una misteriosa ragazza che riuscì miracolosamente non solo a rimanere viva, ma anche a scappare dopo l'operazione subita. La sua posizione è ignota, ma nel corso degli anni sono state segnalate molte testimonianze oculari della sua presenza. Quest'unica "bambola vivente" sopravvissuta è nota come Hella.

*Informazioni tratte dal sito ufficiale